Presentazione Libro

Presentazione Libro

Balet à la carte: Una vita dedicata alla danza. Vasile Solomon

Presentazione del libro durante l’edizione del concorso Rimini Si Danza 2018
Maestro Solomon in compagnia della Maestra Anca Ardelean ed il professor Ennio Grassi

Prefazione del libro:
Confesso di non aver conosciuto la danza classica se non occasionalmente.Nella convinzione errata,ne ho ora la certezza, dopo la lettura dell’autobiografia di Solomon, che la sé.Sicuramente raffinato e godibile agli occhi,quasi sempre danza vivesse nell’unicità dell’evento stesso, dello spettacolo in quanto difficile da comprendere e ancora di più da collocare nel percorso culturale personale popolari espressioni artistiche:penso all’opera lirica, alla teatro nell’accezione propria del su0 etimo greco théatron che vuol dire “spettacolo” appunto,dove peraltro alla drammaturgia contribuivano anche la musica,la gestualità,la scenografia e la accanto alle più tradizionali e danza
Dunque la danza ,da sempre appartiene alla costruzione di una estetica della vita, con un ruolo fondamentale.E dunque. la Sua perdita o il suo venir meno nel tempo della multimedialità, e ridotta spesso a semplice contorno di altri eventi è una perdita stessa per la vita, nell’accezione evocata dello scrittore di Lisbona, Pessoa, quando affermava che tutta l’arte e tutta la letteratura sono la dimostrazione che la vita non basta .Ti tutto questo,dello storia della danza nei nomenti alti e in quelli difficili.quando non critici,ce ne parla Vasile Solomon ,in forma colloquiale, pacata e intima, tra i maggiori protagonisti, da ballerino prima e coreografo poi,di questi ultimi decenni.Per apprendere,che senza la danza classica e senza la sua intensa,ricca,acculturata preparazione una parte del piacere della vita verrebbe meno, definitivamente.
Ennio Grassi

Ho avuto l’onore di conoscere il Maestro Solomon pochi anni fa, durante il Festival Grand Assemble a Cluj-Napoca.
Nell’occasione mi fece dono del suo libro. Terminata la lettura mi sono sentita subito in “dovere” di tradurlo in italiano. Essendo stata io una ballerina cresciuta nella stessa realtà culturale,anche se a Bucarest, ho avvertito la necessità di trasmettere ai miei allievi e a tutti quelli innamorati del balletto la storia di un personaggio e il suo modo unico di vivere e di insegnare la danza . Un mondo e un tempo che ormai non esistono più se non nei racconti di chi li ha vissuti. Sono fermamente convinta che quelle emozioni debbano ancora essere anima e parola dei giovani ballerini.
Anca Ardelean